Abstract
Mentre fino alla metà del Novecento la lessicografia sarda poteva contare soltanto su pochi dizionari, la situazione è cambiata radicalmente grazie al nuovo interesse manifestatosi, specialmente dopo gli anni Settanta, per gli studi sardi in generale. Attualmente essa annovera almeno una settantina di dizionari, tra cui alcuni più recenti di buon livello, che attestano il grande patrimonio lessicale dell’Isola. La gran parte dei lavori è riservata al sardo sia su un piano unitario sia riguardo alle varietà principali (campidanese e logudorese) e locali. Alcune opere includono le eteroglossie di antica origine corsa (gallurese e sassarese) che dispongono anche di una decina di lessici specifici. Pure il catalano algherese, il maddalenino e il tabarchino possono contare ora su propri dizionari.