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Abstract
Descrivere in qualche pagina la fonetica, la fonologia e la prosodia del sardo non è un compito facile. Non si tratterà unicamente di riassumere gli studi precedenti, ma soprattutto per la fonologia, a cui sarà consacrato il nostro contributo, sarà necessario operare delle scelte teoriche e empiriche. Indipendentemente dal modello utilizzato, il sardo costituisce un ottimo osservatorio che sfida il fonologo a trovare delle costanti in un ambito linguistico certo ristretto ma soggetto a una grande variazione diatopica e gli permette di esplorare la parametrizzazione fina di tutta una serie di principi fonologici che appartengono alla Grammatica Universale.